CASSAZIONE: Il cointestatario del conto corrente a firma disgiunta, alla morte dell’altro, deve poter prelevare l’intera giacenza, senza opposizioni da parte della BANCA e senza subire il blocco del conto corrente
La Corte di Cassazione in materia di successione sui conti correnti, attraverso una recente sentenza ha creato uno spartiacque importante. È illegittimo infatti il comportamento della banca che impedisce al cointestatario del conto corrente a firma disgiunta di prelevare anche l’intera giacenza alla morte dell’altro titolare.
E ciò perché la situazione che si viene a verificare in caso di conto corrente cointestato a firma disgiunta è una “solidarietà attiva”.
Ciascun cointestatario può esigere dalla banca l’intera prestazione senza dover preliminarmente subire il blocco del conto corrente in caso di morte di uno dei due cointestatari e senza dover presentare la dichiarazione di successione.
La Cassazione censura in modo aperto tale operato delle banche: l’istituto di credito – sostiene la Suprema Corte, richiamandosi a un similare precedente del 2002 deve sempre consentire al cointestatario del conto cointestato a firma disgiunta il prelievo, anche se si tratta dell’intera giacenza presente.